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Murales



La parola murales indica quelle pitture eseguite sulle pareti di edifici pubblici o privati, alla cui composizione partecipano, nella maggior parte dei casi, più persone.
Tinte sui muri narrano le fatiche, le denunce, la vita quotidiana e le grandi conquiste di una piccola comunità. Spesso vi si leggono i malesseri, le sofferenze, le speranze, i disagi di una comunità.
Il fenomeno culturale del muralismo ha avuto origine in Sardegna in quattro piccoli centri: Orgosolo, San Sperate, Villamar e Serramanna. Il primo murale fu realizzato a Orgosolo nel 1969 da un gruppo anarchico milanese, Dioniso, erano gli anni della contestazione giovanile. Da allora proseguirono le pitture sui muri di Orgosolo, ma anche in altri comuni. Negli anni '80, con l´attenuarsi della tensione politica, diversi artisti dipinsero scene di vita quotidiana: uomini a cavallo, donne con in grembo i propri figli, pastori con pecore e contadini con in mano la falce. Col tempo, i murales acquisteranno così un significato particolare diventando il prodotto spontaneo di una società contadina che vuole raggiungere i grandi centri istituzionali e le università, al fine di far conoscere le proprie tradizioni e i propri sentimenti popolari.
Oggi i murales vengono realizzati anche con lo scopo di valorizzare gli spazi urbani riproponendo temi e oggetti appartenuti al mondo rurale. Ormai sono distribuiti in numerosi comuni della Sardegna.


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Orgosolo (NU)

San Sperate (CA)

San Sperate (CA)

San Sperate (CA)

San Sperate (CA)


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